Decolletè nude Zara F/W 2013/2014

Sono tornata! Nelle ultime ore di relax ho però deciso di acquistare un nuovo paio di scarpe, e ho approfittato di un giro da Zara per scattare un paio di foto di un altro modello che susciterà l’ilarità generale. O forse no, chissà.

Iniziamo dal mio prossimo acquisto, ossia le decolletè giallo senape di Zara che ho postato ovunque giorni fa; il colore mi ha conquistata subito, così come il fiocco piatto, molto Valentino. Non ho ovviamente nulla di giallo senape, ma è un colore che mi intriga per gli accessori, perfetto per illuminare le tonalità più scure del marrone e del blu; ed è anche il colore delle foglie che cadono, quindi eccovi servito un must have per l’autunno!

Sono andata da Zara per provarle ma ovviamente non le ho trovate, sono sfigatina io, ormai è cosa nota. Ho però colto la palla al balzo e le ho ordinate alla mia amica Angela, dato che in Spagna costano meno e se lei le prende non posso fare le solite lagne del “le prendo più in là”, “fa ancora caldo”, etc, lagne che poi mi portano puntualmente all’Apocalisse: io decido di volerle acquistare e loro non ci sono più. Follia, delirio, devastazione. Non accadrà, non stavolta.

Mentre ero da Zara ho visto un’altra cosa, che si è rivelata a dir poco agghiacciante, nonostante le premesse; si tratta di una decolletè in vernice nude, morbidissima e priva di plateau, per questo molto chic e versatile all’apparenza. Il problema è la scollatura sulle dita, a dir poco pornografica, e non in senso buono: l’attaccatura delle dita è totalmente in vista, camminando si rischia di perdersi per strada la scarpa, nonostante il laccetto a T sul collo del piede, che si chiude alla caviglia. Follia allo stato puro, non c’è nulla di sexy in un piede magro che scivola fuori da una scarpa troppo aperta!

Sono una grande amante del toe cleavage, l’effetto che mette appunto in mostra l’attaccatura delle dita, ma quando è troppo diventa volgare ed eccessivo, come in questo caso. E comunque, dopo anni di esperienza, vi dico che su una scarpa a punta tonda rende meglio, perché la forma della scarpa non stringe le dita verso il centro, posizione che su una scollatura eccessiva fa sembrare storte le dita. Guardare per credere! Voi che ne dite?

 

zara FW 2013 shoes

15 thoughts on “Decolletè nude Zara F/W 2013/2014

  1. Sono contenta che tu le abbia commissionate in spagna cosi' zara si impara afarle pagare di piu' in Italia! Queste qua che hai postato sono terribili hai ragione!

  2. Io queste deco non le condannerei senz'appello. Sai che non sono amante del t-bar, quindi ti posso dire che partono già svantaggiate. Non mi piace nemmeno quel tipo di tacco, troppo arretrato. A parte questi due particolari, però, trovo che si tratti di un modello da prendere in considerazione. Se non guarda il tacco e il t-bar trovo che abbiano una bella linea. Io adoro le punte con le scollature un po' accentuate. Credo che Zara in questo caso si sia ispirata al leggendario Louboutin. Forse avrebbe potuto non esagerare così la scollatura, con 2-3 millimetri di pelle in più forse l'effetto non sarebbe stato così hot, sarebbe risultata più sobria ed elegante. Io comunque non le trovo oscene e tantomeno cafone, anche se riconosco, ripeto, che sarebbe stato meglio aggiungere qualche millimetro di pelle. 

    Sulla posizione delle dita non posso che darti ragione. In una deco a punta tonda l'alluce non viene forzato verso l'esterno, in questo modello a punta affusolatissima l'alluce non è che sembra storto, è proprio storto. Bisogna dire, però, che scollatura estremizzata o no, la posizione che le dita assumono nelle scarpe a punta è quella. Anche in una deco più accollata ma con la punta strettissima il ditone devia verso l'esterno. La punta è punta. 

      1. Qualche anno fa per non costringere l’alluce a deviare avevano inventato quelle punte allungate e con il vertice posto più all’interno del piede. Ricordi? Seguivano proprio la forma delle dita, ma erano veramente orribili, sembravano le scarpe dei clown. Spostando il vertice della punta verso l’esterno si può accorciare la punta stessa e l’effetto è molto più elegante. E’ ovvio che il ditone cambia posizione e sposta tutte le altre dita.

        Ah, ah, è vero Shoegal. Il piede fa male, ma almeno dateci la magra soddisfazione di non … mostrarlo. Come dire, il pudore della sofferenza. 

  3. Deco gialle adorabili, spero verranno proposte anche in altri colori! *_*

    T-bar oscene, mai quanto quelle infradito fetish, ma comunque davvero inguardabili.

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