Dior Haute Couture 2010

Oggi vi propongo le foto della collezione Dior 2010, sarei davvero curiosa di provare questi sandali scultura fini e stranamente portabili anche da chi non calca red carpet tutti i giorni; trovo splendidi anche i colori, vivaci e decisi, perfetti per l’estate e per donne come noi.

L’incrocio di listini di questo modello in suede indaco è molto malizioso e sensuale, ma sicuramente non dona a qualsiasi tipo di piede, la foto lo dimostra chiaramente; il dettaglio forte del sandalo è il tacco scultura: sottilissimo, all’apparenza fragile, elegante e capace di attirare l’attenzione del più distratto degli uomini.

Qui vediamo lo stesso modello in azzurro, in questa foto si vede molto bene il tacco:

Molto carino anche in verde chiarissimo:

La forma di base del sandalo rimane la stessa anche in questa seconda versione, in cui a cambiare è la parte anteriore del sandalo: meno listini, ma una fascia unica arricchita da piccole ruches, disponibile in giallo mostarda e in fuxia (j’adore, Dior):

Un paio di sandali così sarebbe perfetto con un tubino semplice, ma anche con un paio di jeans attillati alla caviglia e top in seta in tinta: chi me li regala? Al resto del look posso pensare io 😉

Buon weekend a tutti

8 thoughts on “Dior Haute Couture 2010

  1. Wow! fuxia e verdi i migliori, secondo me.. e in effetti sn molto più portabili dei modelli che abbiamo visto da un anno a questa parte:niente plateau esagerati!! che stia girando il vento?

  2. Speriamo davvero che stia girando il vento, gli obbrobri delle ultime collezioni erano un insulto alla femminilità! questi modelli sono un ottimo inizio, tutti favolosi, e quel tacco… <3 mi ricorda le scarpe di Kerrie Luft 🙂

  3. ragazze scusatemi…io mi sono innamorata di queste scarpe…ma dove posso comprarle?…so che costeranno un occhio della testa…ma mi hanno fatto innamorare…grazie infinite…

  4. Ormai è difficile trovarle perché sono dello scorso anno, forse dovresti chiedere in boutique, negli outlet che trattano Dior non le ho mai viste purtroppo, le adoro anch’io!

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