Pensate alle donne guerriere della mitologia e della cinematografia, dalle Amazzoni alle Valchirie, fino ad arrivare alla samurai Tomoe Gozen e a Beatrix Kiddow, protagonista di uno dei miei film preferiti firmato Quentin Tarantino, “Kill Bill”: la loro femminilità è audace e coraggiosa, sono donne indipendenti che combattono senza paura, e sono state loro ad ispirare la collezione P/E 2016 di A.D. Amato Daniele. Venerdì ho avuto la fortuna di assistere alla sfilata e di infilarmi nel backstage per poter toccare e fotografare le scarpe che hanno calcato la passerella, è stata un’esperienza bellissima ed emozionante, non mi abituerò mai! Ma ora torniamo alle nostre guerriere…

I capelli fulvi che accendono di fuoco la pelle d’alabastro delle Valchirie al galoppo hanno ispirato ankle boots e decolleté in pitone arancio abbinato alla candida vernice bianca; lo spirito eroico della donna samurai giapponese Tomoe Gozen, che oltre ai successi sul campo di battaglia vanta citazioni nella letteratura epica nipponica che di solito tendeva a narrare solo le gesta degli eroi uomini, rivive nell’abbinamento tra nero e rosa, i colore del suo mantello. Il camoscio giallo è invece un omaggio alla celebra tuta indossata da Uma Thurman in “Kill Bill“, film iconico per gli amanti di Tarantino, in cui una straordinaria guerriera, Beatrix, si vendica a colpi di katana.

Questi giochi di colori e materiali sono stati abbinati ai modelli iconici del brand A.D. Amato Daniele, uno più bello dell’altro: le décolleté con la punta sfilata ed il tacco a spillo altissimo rappresentano una femminilità classica e molto ladylike, gli stivali da guerriera con fibbie e lacci sono sensuali e grintosi, come i sandali essenziali decorati con piccole borchie che ricordano le armature tradizionali. New entry i sabot a punta in pitone, una delle silhouette più sensuali in assoluto; ho trovato interessanti anche i modelli flat, che sembrano rubati dal guardaroba maschile e rivisitati in chiave girly. Da notare la totale assenza di plateau, che il 2016 sia l’anno della svolta?

A.D. Amato Daniele

Ho apprezzato tutte le scarpe, in particolare gli stivali bianchi, gli ankle boots con le ghetta e le décolleté con maxi frangia, ma sono anche impazzita per la mini bag con le frange, deliziosa. Chic e senza tempo anche le maxi pochette da giorno e le borse più strutturate, decorate con inserti in madreperla e pelle di rettile.

Ancora una volta A.D. Amato Daniele ha voluto omaggiare le donne che sanno osare e giocare con la moda creando una collezione ricca di modelli originali e sensuali, perfetti per chi ama raccontarsi anche attraverso gli accessori che indossa, rigorosamente ricercati e di qualità; a tutte voi guerriere moderne voglio dedicare queste righe, perché dentro ognuna di noi c’è una parte di Tomoe…

«Con la sua pelle diafana, i lunghi capelli e il volto aggraziato, Tomoe era la più bella. Era anche un arciere forte e un soldato vigoroso, in sella o a piedi, adatta ad affrontare un demone o un dio, valeva quanto mille guerrieri. Aveva una tattica superba nel rompere le righe di cavalli selvaggi, non temeva le discese accidentate. Nelle prime fasi della battaglia, Yoshinaka la inviava come primo capitano in armatura pesante, con una grande spada e un potente arco. Al suo nome era associata maggiore gloria che a qualsiasi altro guerriero. E quando tutti erano ormai periti o scappati, lei era rimasta fra gli ultimi sette cavalieri.»

(Jonathan Clements, “La storia segreta dei samurai” – Wikipedia)