Le Stelle Calzature: la tradizione che incontra l’innovazione

Voi sapete quanti passaggi servono per creare una scarpa di qualità? E quante ore deve stare in forma prima di essere inscatolata e messa in vendita? Venerdì scorso ho imparato queste ed altre informazioni nel corso di una lunga chiacchierata con Andrea Minoccheri, designer del brand di scarpe Made in Italy “Le Stelle Calzature”. C’è ancora una domanda a cui non ho trovato una risposta, ed è una domanda che mi perseguita da anni: com’è possibile che gli uomini siano così bravi a dare forma all’idea di scarpa come oggetto totem meglio di qualsiasi donna? Non me ne vogliano le designer di sesso femminile, ma è un dato di fatto incontrovertibile e nel mio modo di vedere le cose è uno di quei tanti quesiti meravigliosi a cui è addirittura preferibile non dare risposta, perché ho l’impressione che nessuna spiegazione sarebbe abbastanza poetica e romantica.

Non sono brava con le interviste statiche e noiose, non mi piace fare domande banali ma amo quando la persona che ho davanti inizia a raccontarsi a modo suo, seguendo un flusso di coscienza basato sulla pura ispirazione del momento.

Le Stelle Calzature è un’azienda giovane sotto ogni punto di vista, che ha fatto dell’innovazione continua e della qualità del Made in Italy la sua forza: i modelli disegnati da Andrea non sono soltanto “belli”, sono dei messaggeri di emozioni che colpiscono dritto al cuore. A me è successo con i sandali turchesi con le borchie, li ho desiderati dal momento in cui li ho visti e finalmente venerdì li ho portati via con me, insieme ad un altro paio di scarpe che vedrete nelle prossime settimane. Hanno acceso una scintilla che è stata poi sostenuta dalla qualità dei pellami scelti, dalla cura nel design dei dettagli e dall’equilibrio delle linee; come se tutto questo non fosse sufficiente i prezzi delle scarpe firmate Le Stelle sono assolutamente accessibili e piuttosto competitivi.

Qualcuno dice che per avere successo e rimanere unici è fondamentale cambiare sempre e cercare di stare sempre un passo avanti agli altri, e posso confermare che in questo Andrea è davvero bravissimo: ha in mente tantissimi progetti, tutti legati al mondo delle calzature e alla sua innata capacità di trovare una nuova dimensione stilistica senza accontentarsi mai, ed è sempre alla ricerca di lavorazioni distressed per i pellami e inserti fashion per tacchi e decorazioni.

sandali colorati borchie

tacchi alti

le stelle calzature

sandali fiocco

sandali blu tacco alto

sandali tacco colonna

sandali lace up 2016

decollete argento

sandali 2016

sandali tacco grosso

sandali tacco legno

sandali pelle specchiata

Novità firmate Le Stelle Calzature

Ho potuto ammirare diversi prototipi della collezione autunno/inverno 2016/2017 e posso dirvi che sarà straordinaria: il ritorno del velluto è accompagnato da block heels comodi e pratici, fedeli compagni dello stiletto montato su décolleté sensuali e tronchetti iper femminili. Non mancheranno scarpe senza tacco, stivaletti in stile biker molto particolari e anfibi in nappa così morbida da sembrare burro; i colori protagonisti saranno il nero, il rosso, il blu e accenni di verde: non vedo l’ora che arrivi l’inverno, e di solito io odio le stagioni fredde!

Se vi piacciono le forme essenziali e pulite abbinate a decorazioni artigianali e lavorazioni incredibili sia legate ai pellami che all’hardware vi consiglio di seguire i prossimi sviluppi firmati Le Stelle Calzature, perché presto da una costola dell’azienda prenderà vita il nuovo progetto di Andrea, 1725.A: i suoi numeri fortunati e la sua iniziale mi bastano per sapere che le scarpe saranno meravigliose! E chissà, magari arriverà anche qualcosa di interessanti per gli uomini…

Ah, ora posso dirvelo: per creare una scarpa di qualità Le Stelle servono circa 80 passaggi e fino a 72 ore di “riposo” in forma. Ecco perché le scarpe del fast fashion, pur essendo alla moda e graziose, sono qualitativamente imbarazzanti, dure e poco affidabili: la pelle, quando viene usata, non ha tempo di riposare prima di approdare sugli scaffali e ai nostri piedi. Continuo a dire che il Made in Italy è la scelta migliore che possiamo fare, a partire dalle scarpe.

Un ringraziamento speciale ad Erica e Andrea Minoccheri, a Francesca che nel suo negozio mi ha presentato le scarpe Le Stelle per la prima volta e alla mia amica Monica, compagna di mille avventure su tacco 12 ormai da anni!

19 thoughts on “Le Stelle Calzature: la tradizione che incontra l’innovazione

  1. E’ una semplice questione fisiologica, è come paragonare l’autoerotismo (femminile) con quello di analogo atto ma compiuto tra due distinte persone (meglio se di genere opposto).

    Nel primo si cerca il piacere, nel secondo l’altra persona cerca di farti raggiungere il piacere … e siccome di solito si collabora ecco perché, SECONDO ME, il risultato è migliore.

    Altro esempio: se io (femmina) mi facessi una scarpa mancherebbe l’effetto sorpresa ed il risultato finale sarebbe frutto di un progresso costante, quindi di un piacere lento.
    Se qlcn altro (maschio o femmina) invece mi presenta una scarpa finita, l’impatto emozionale è intenso …. un po’ come il primo esempio. Sicché una femmina, in quanto “portatrice di scarpa” parte potenzialmente svantaggiata.

    Ed infine, diciamolo, quei maschi che “fanno” le scarpe femminili, lo fanno perché amano l’oggetto e la sua estetica ma anche per compiacere le femmine che le indosseranno (… e sanno che diventeranno ricchi … cfr. media scarpe possedute dalle femmine vs quelle possedute dai maschi); le shoes designer le fanno solo per puro egoismo (indossarle loro stesse) quando non per bieco commercio.

      1. Ma io ho evitato apposta poesia e romanticismo (una delle poche parole che testimonia come gli “ismi” non abbiano sempre una connotazione negativa … e poi romanticità suona peggio).
        Pensa che il giorno prima mi sono visto apposta al cine “Whiskey, Tango, Foxtrot” … ;-), per formulare questo commento.
        Che poi, riflettendoci, l’immagine di un uomo che crea un qualcosa di bello per una persona che non sarà mai se stesso mi pare molto lirica.

        P.s. Ieri per recuperare ho ri-ri-visto “X-MEN – Giorni di un futuro passato” e, al netto dello stile ridondante USA e degli inevitabili effetti fanta-speciali, mi sono riconciliato con me stesso.
        Che c’azzecca, dirai?
        Beh, per me, meglio che rivedere in età adulta un museo sul maghetto occhialuto, eheheheh!!!
        E vista la divagazione, completiamo: le riprese su you-tube non sembrano fatte a mano (molto stabilizzate e sempre con inquadratura precisa ed a fuoco); in auto poi il sistema di rotazione sembrava sempre preciso.
        E tu, praticamente sempre, con mani libere …. direi che, oltre la dedizione, c’è qlcn che ha un futuro da cineoperatore.

        Per non essere del tutto OT, devo dirlo (spesso quando non recensisco è proprio per non fare troppe critiche): mi piace solo il primo modello, in tutti i colori, perché mi pare un giusto mix tra semplicità, materiali, design ed aspetto ludico.
        Gli altri non mi dicono nulla (e vorrei vederla una scarpa che parla :-)))

        1. Parlano parlano, le vedrete indossate e parleranno di estate, caldo e vacanze!

          Il maghetto mi sta mediamente antipatico ma gli Universal rendono fantastica qualsiasi cosa, provare per credere! Ci torno ogni volta che posso perché le attrazioni cambiano ed è sempre pazzesco.

          Gli spezzoni in cui mi avvalgo del mio cameraman sono pochi perché solitamente blatero mentre lui scatta foto o guida, e ti assicuro che per quanto bravo non riuscirebbe anche a riprendere me nel frattempo! Il merito è quasi tutto del mio braccio sinistro e dei programmi di editing… soprattutto dei programmi di editing, diciamolo 😛

  2. Queste scarpe sembrano tutte cosi belle. Mi piacciono sia i modelli che i colori. Poi Sara, sono d’accordo con la domanda che ti poni da anni anche perché è vero che i miglior designer di calzature femminili sono proprio uomini.
    Un abbraccio e buona serata,
    Eni

  3. Oddio Sara, capita di rado che io non sia in linea con i tuoi gusti, ma quesa volta storco il naso! Non c’è nemmeno un modello che mi piaccia: le borchie mi hanno stufato da tempo, i block heels ancora non li digerisco e dei modelli qui proposti non mi esaltano nemmeno i colori e le linee!
    D’altronde, se avessimo tutti gli stessi gusti… che noia mortale sarebbe!

  4. Ti seguo su FB quindi aspettavo questo post, i sandali sono veramente bellissimi soprattutto quelli senza platfotm! Per curiosità sai dirmi il prezzo del sandalo con le borchie? Non riesco a decidere tra rosa e turchese ma mi piace moltissimo!

  5. Mi accodo a chi aveva visto un’anticipazione su facebook!!
    Sono bellissimi i sandali! Sono le tipiche scarpe che vorrei in tutti i colori!! In più sembrano davvero morbidi e comodi, e 150 euro, per un paio di scarpe di questa fattura, non mi paiono poi tanti!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.