Mercoledì 11 Luglio ho avuto la fortuna di partecipare alla VI edizione delle sfilata Roma Fashion White, ideata da Antonio Falanga ed inserita come evento collaterale in chiusura di Altaroma 2012; la manifestazione, dedicata all’Alta Moda Sposa Italiana, un tema senza dubbio interessante e ricco di spunti, si è svolta nella suggestiva Chiesa Episcopale San Paolo Entro Le Mura, la prima chiesa non cattolica costruita a Roma nel 1873.
Ho avuto la possibilità di partecipare alla sfilata e alla consegna del “Premio RomaFashion- Premio alla Carriera e alle Professioni Moda” grazie a Oronzo De Matteis, designer di scarpe di lusso in ascesa e direttore creativo del brand OroOro, partner dell’evento, che nel corso della rassegna ha premiato la giornalista Alessandra Paolini (La Repubblica), vincitrice del premio per la sezione “Stampa”.
Gli altri vincitori del premio sono il Dott. Roberto Polidori per la sezione “Istituzioni”; Mariella Milani per “Moda in Tv”; Sabrina Baldi (Maison Renato Balestra) per “Ufficio Stampa”; Fabiana Giacomotti per “Libri di Moda“; Elio Frasca per la sezione “Fashion Magazine” ; Jean Paul Troili per “Wedding Planner” ed infine Claudio Porcarelli per la “Fotografia“.
A scendere in passerella cinque stili diversi ma tutti dediti alla stessa causa: trasformare in una regina di bellezza ed eleganza la sposa che giunge all’altare per coronare il suo sogno d’amore. Ho apprezzato molto la scelta di far sfilare le giovani modelle nella navata centrale della chiesa, luogo solenne per sobrietà e luci. E così, nonostante il caldo infernale, gli abiti sfarzosi di Myriam Pieralisi, Carnevali Spose, Danilo Attardi, Gemelle Donato e Vincenzo Casapulla hanno reso omaggio alla tradizione dell’alta sartoria artigianale italiana, mostrando abiti impreziositi da ricami in pizzo e cristalli luminosi, abbinati a dettagli audaci in tulle see-through e corsetti vittoriani.
Personalmente ho apprezzato le creazioni di Vincenzo Casapulla, che fatto sfilare alcune delle sue principesse con degli abiti lunghi che con semplice gesto si sono trasformati in cocktail dresses più corti e sbarazzini: un’idea fantastica per evitare di comprare un abito da cerimonia e uno da ricevimento, e soprattutto per mettere in mostra le scarpe della sposa, spesso sacrificate sotto strati di balze e tulle.
L’unica nota stonata è la scarpa indossata dalla modella: credo che un abito così particolare vada valorizzato al massimo, e queste decolletè classiche avorio non hanno davvero niente di speciale. Avrei preferito un sandalo gioiello sfrontato o un modello meno nudo composto dallo stesso pizzo dell’abito, simile a questa slingback OroOro:
Colgo l’occasione per ringraziare di nuovo Oronzo De Matteis per l’invito e per la piacevole chiacchierata prima della sfilata, non mi ero mai confrontata con un designer emergente prima di ieri ed è stato utile capire quanta passione e spirito di sacrificio siano necessari per arrivare a produrre accessori di qualità che rispondano positivamente agli standard delle consumatrici finali e a quelli dell’Alta Moda.
questo post capita giusto a fagiolo!!!! ^.^
e cmq concordo. Quelle scarpe così classiche e sobrie proprio non ci stanno sotto un vestito così! 🙂
Eheh infatti se ti serve una mano chiedi, ormai sono diventata un’esperta di nozze 😉
Voglio quella slingback *_*
Lo sapevo ahaha ho messo la foto di un solo sandalo ma scegliere è statpo difficile!
Si, e le tue foto??? solo per noi elette? XD il pubblico vorrà sapere com’eri vestita 😀
Indossavo un semplice LBD con le Blade, niente outfit da fashion blogger, non è da me!
Ma noi vogliamo vederti!!!! Concordo con quello che si è detto, le scarpe sono troppo semplici!