Se dovessi scegliere un marchio che per me rappresenta la moda intesa come creatività, passione, arte ed emozione, sceglierei la maison fondata da Coco Chanel: una donna, un talento, una leggenda che ha cambiato per sempre la moda femminile.
Una donna forte per necessità, cresciuta in un collegio di Aubezine con le camerate immense e le porte bianche e nere: gli stessi colori che Coco Chanel ha scelto per la confezione del suo primo profumo, Chanel N°5, presentato al mondo nel 1921, quando il suo nome era già legato a concetti come rivoluzione stilistica e innovazione.
Non molti sanno che è stata Coco Chanel a presentare al mondo “la petite robe noir“, il tubino nero spesso decorato con colletto o polsini bianchi che oggi tutte abbiamo nell’armadio: inizialmente non fu accolto bene dai critici, tanto che Mademoiselle venne accusata di aver messo a lutto la città di Parigi, dove le sue creazioni vennero subito capite e apprezzate da centinaia di donne.
Coco Chanel ha liberato le donne dai dettami di una moda ormai superata, che le vedeva ancora costrette in abiti scomodi e poco pratici: scelse il jersey come materiale feticcio, inventò le scarpe bicolori beige e nere perché l’effetto ottico aveva il potere di slanciare la gamba e creò quella che ancora oggi è la borsa iconica più desiderata del mondo, la 2.55, perché era stanca delle pochette a mano che le donne dovevano portare nelle occasioni formali.
La storica 2.55, creata nel febbraio del 1955, è Coco Chanel: il jersey matellasé, sostituito poi dalla pelle, si ispirava ai giubbotti da scuderia, l’interno in pelle bordeaux riprendeva il colore delle divise dell’orfanotrofio, mentre la tasca piatta era il nascondiglio perfetto per le lettere d’amore del suo amato, Arthur “Boy” Capel.
Coco Chanel credeva nel potere della fortuna, aveva un numero preferito, il 5, che ricorreva e ricorre ancora oggi nella storia della maison, e amava la simbologia: il leone, il suo segno zodiacale, era spesso presente sulle sue creazioni, e sono ben 5 le statue leonine in marmo che oggi vegliano sulla sua tomba.
E poi la camelia, quello che oggi è il simbolo eterno della maison, che divenne il suo fiore preferito quando lo ricevette in dono dal suo amato Boy: non si sposarono mai, ma il loro amore rimase sempre fortissimo, anche dopo la morte di Capel. Questa sembra essere l’unica occasione in cui Mademoiselle pianse: quella perdita la cambiò profondamente ma non offuscò il suo talento.
Coco Chanel morì a Parigi il 10 Gennaio del 1971, in agosto avrebbe compiuto 88 anni: il suo spirito continua ancora oggi a far sognare e ad ispirare milioni di donne nel mondo, me compresa.
Coco Chanel – citazioni celebri
- Non mi pento di nulla nella mia vita, eccetto di quello che non ho fatto.
- Se una donna è malvestita si nota l’abito. Se è ben impeccabilmente si nota la donna.
- Nessun uomo ti farà sentire protetta e al sicuro come un cappotto di cachemire e un paio di occhiali neri.
- Amo il lusso. Esso non giace nella ricchezza e nel fasto ma nell’assenza della volgarità. La volgarità è la più brutta parola della nostra lingua. Rimango in gioco per combatterla.
- La forza si ottiene con i fallimenti, non con i propri successi.
- Di quante preoccupazioni ci si libera quando si decide non di essere qualcosa bensì qualcuno.
- Un uomo può indossare ciò che vuole. Resterà sempre un accessorio della donna.
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Eh già sono proprio le sue citazioni oltre la sua vita ed il sue esempio ad ispirare il nome del mio blog!baci Elisabetta
Amo tutto ciò che è chanel e prima o poi la 2.55 sarà mia!
Bellissimo post. L’ho letto tutto d’un fiato.
Baci.
http://www.dontcallmefashionblogger.com
Che donna Mademoiselle! L’unica cosa Chanel in mio possesso è Chance, il profumo, per ora mi accontento di questo 😉