Francesco Russo viene copiato da Steve Madden e usa Instagram per smascherare il plagio

Francesco Russo vs Steve Madden || La prima volta che qualcuno ha copiato dei testi scritti da me ero in quinta elementare; alla fine degli esami ho scoperto che una mia amica aveva consegnato un tema praticamente identico al mio, non ricordo più i dettagli ma ricordo benissimo il senso di umiliazione che ho provato quando, a dieci anni, ho dovuto spiegare che non ero stata io a copiare lei. Non volevo farle passare dei guai, ma non volevo nemmeno passarli io, alla fine credo che il mio pianto disperato abbia risolto la faccenda; non sono sicura che chi di dovere abbia capito la dinamica dei fatti, ma ormai non ha importanza, è passato qualche anno!

L’ultima volta che è successo risale invece a poche settimane fa, girando per il web in cerca di ispirazione ho trovato un sito dedicato alle scarpe con una sfilza di post “estremamente simili” ai miei, pubblicati a poche ore di distanza; per fortuna non ho più dieci anni, oggi c’è un certo Mister Google che vigila silente su questi problemi, e soprattutto la data di pubblicazione degli articoli dice tutto quello che c’è da sapere su chi è arrivato prima. Ma vi assicuro che il fastidio che si prova è lo stesso, a qualsiasi età, quello che cambia è il modo di reagire: tra i vari colleghi blogger c’è chi screenshotta e condivide gli articoli dei copioni sui social, dandoli in pasto ai propri lettori, e chi invece preferisce muoversi nell’ombra, inviando messaggi privati. Io appartengo alla seconda categoria, ma solo perché non tollero di fare altra pubblicità a chi già guadagna dal mio lavoro, quindi ho agito in silenzio, loro hanno smesso e la pace è di nuovo la sovrana indiscussa dei blog di scarpe del regno.

Tutto questo solo per farvi capire che quando si parla di “copiare” il lavoro di qualcuno provo un’empatia immediata con la vittima, è un sentimento naturale e automatico che non posso controllare, è così e basta.

Poche ore fa nella pagina Instagram di Francesco Russo, ex direttore creativo di Sergio Rossi dotato di un talento straordinario attualmente in fase di esplosione globale, è apparsa una foto ripubblicata dal profilo di Steve Madden, brand che spesso propone modelli inspired. Finora nessuno si è mai lamentato, poi è arrivato Francesco Russo, che non ha gradito il plagio di un suo stivaletto spuntato (DIVINO!) e l’ha detto chiaramente, utilizzando il mezzo più potente del momento, un social network. Qui sotto prima la foto del modello originale di Francesco Russo e poi quello di Steve Madden:

francesco russo plagio steve madden

steve madden copia francesco russo

I problemi del mondo sono altri e lo sappiamo tutti, ma quanto è fastidioso dover accettare che quel modello di Steve Madden è attualmente in vendita e che migliaia di persone nel mondo lo acquisteranno senza minimamente sapere da dove viene l’idea? Io al posto di Francesco Russo o di qualsiasi altro designer costretto ad assistere a questo scempio impazzirei, dico davvero, è una cosa che mi farebbe perdere la testa, anche se, come si dice, “è parte del gioco”: avrebbero potuto cambiare il tacco scegliendo una forma a cono, o avrebbero potuto giocare con l’incrocio dei lacci in maniera differente, e invece no, stesso design ad un prezzo ridotto. Immagino che anche la qualità sia nettamente differente, le scarpe Made in Italy da quel punto di vista sono difficili da copiare, e allora perché non difenderle? E quindi sì, anche se le sue scarpe costano tantissimo e al momento posso solo sognarle, #iostoconfrancescorusso, perché la vera creatività non deve conoscere limiti. Il mondo è una continua ispirazione per creare qualcosa di nuovo e originale, disegnare scarpe non è un gioco da bambini, è un lavoro vero, e come tale va trattato e rispettato.

7 thoughts on “Francesco Russo viene copiato da Steve Madden e usa Instagram per smascherare il plagio

  1. Condivido pienamente lo schifo totale, credo vi siano modi per tutelare il copyright, anche se sappiamo tutti che una azione legale costerebbe un fantastiliardo.
    Speriamo la sputtanata mediatica gli costi più della causa.

    1. Ha sicuramente attirato l’attenzione su un problema che è evidente ormai, ma temo non ci sia molto da fare, altrimenti Chanel lo avrebbe fatto per le borse, Michael Kors avrebbe solo metà campionario, e così via :-/

  2. Il problema è che, appunto, potrebbe anche denunciarlo, ma quanto gli costerebbe? E a Steve Madden quanta pubblicità farebbe così, senza contare quella che gli ha già fatto “sputtanandolo” pubblicamente? La maggior parte degli utenti infatti clicca “mi piace” e/o commenta (positivamente) senza leggere i commenti altrui. E diciamolo, quella maggior parte è contenta del plagio, perché il costo assai più basso gli permette di acquistare ciò che altrimenti potrebbero solo sognare e poco importa se “[they] can never copy the comfort”.

    1. Il problema delle cause legali non sono solo i soldi, dato che parliamo di brand di un certo livello, ma il tempo infinito che fanno perdere; poi credo che se nessuno si è mai mosso in questo senso è perché si sa che è inutile farlo, tanto se non copia uno lo fa un altro, chi compra Madden nemmeno sa chi è Francesco Russo e a molti nemmeno interessa, vogliono solo un bel design ad un prezzo abbordabile. Giustissimo, per carità, ma io ormai la vedo in un altro modo, preferisco comprare meno, molto meno, selezionando anche la qualità!

  3. Ci risiamo!

    Come per il Parmigiano, i salumi e tutto quello che di buono (e bello) esce da questo Paese, le istituzioni lasciano sempre che gli altri ci rubino le idee e non solo.
    E mai nessuno a tutelarci. Avrei voluto vedere se la cosa fosse successa a parti invertite… Mah!

    Sfogo a parte, ma quanto belli sono questi tronchetti di Francesco?!?

    Saluti
    Edo

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