Charlotte Olympia Cruise 2016: dov’è finito il talento della designer?

E’ da tanto che non dedico una parentesi a Charlotte Olympia, forse perché nel mio cuore c’è spazio per una sola designer folle ed onirica e quel posto ora è occupato da Sophia Webster, ma forse dipende anche dalle collezioni che propone ormai da tempo, una uguale all’altra e tutte prive di slancio creativo.

Lo stile di Charlotte Olympia si ama o si odia, è una stilista che osa e gioca con le forme e con le fantasie quindi non è mai stata la mia preferita in senso assoluto ma per anni ho sostenuto il suo modo di essere e di vedere la moda come una grande giostra colorata e pirotecnica. Però anche basta! La moda è follia ed eccesso, ma è anche innovazione, e da anni la designer inglese continua a riproporre sempre gli stessi modelli, con i maxi platform vistosi e la stampe squillanti; peccato che il fashion world abbia già decretato la fine dei plateau massicci e che nell’armadio di una donna comune c’è spazio per al massimo un paio di ballerine con il muso di gatto sulla tomaia.

Oggi vi presento la collezione Cruise 2016, che come vi ho anticipato è un melting pot delle precedenti collezioni di Charlotte Olympia: le décolleté Dolly sono in compagnia delle solite Dotty e Debby, mentre altre scarpe sembrano finite lì in mezzo per caso, non hanno un collegamento stilistico né con la collezione né con lo stile del brand; le new entry sembrano delle caricature e in generale ho notato davvero poche calzature degne di nota. Il sandalo Vreeland, che immagino essere un tributo all’amatissima Diana Vreeland, l’imperatrice della moda nonché storica direttrice di Vogue America, non è altro che una scarpa scultura che ricorda qualcosa di già visto e non ha nulla a che vedere con la visione che la giornalista aveva del “sistema moda“.

Vi lascio alle immagini della collezione, c’è qualcosa che vi piacerebbe indossare?

Mid Century Kitty:

charlotte olimpya cruise 2016

Dolly:

charlotte olympia dolly 2016

charlotte olympia

olympia cruise 2016 dolly pumps

Debbie:

charlotte olympia bridal 2016

debbie charlotte olympia cruise 2016

Dotty:

scarpe rosa charlotte olympia 2016

Elizabeth:

sandali zeppa charlotte olympia 2016

Edna:

 charlotte olympia 2016

Semi Precious:

sandali bassi sposa charlotte olympia 2016

Miriam:

scarpe rosa charlotte olympia 2016

Ilona, molto simile ad un modello del brand N21:

sandali mules argento charlotte olympia 2016

Vreeland:

sandalo scultura vreeland charlotte olympia 2016

Andrea:

scarpe rosa charlotte olympia 2016

Wallace, questo sandalo mi fa pensare a quello con le orecchie da coniglio:

sandali rossicharlotte olympia 2016

Etta:

scarpe rglitter charlotte olympia 2016

Odelle:

scarpe charlotte olympia 2016

Claudine:

stringate glitter charlotte olympia 2016

High tops:

sneakers charlotte olympia 2016

Sneakers:

charlotte olympia 2016

8 thoughts on “Charlotte Olympia Cruise 2016: dov’è finito il talento della designer?

  1. Le boccio quasi tutte. Salvo solo le Ilona e in parte le Etta. Carine anche le Sneakers. Mi piace il design delle Andrea, rovinate tuttavia da quel maxiplatform. Brutte, e scusatemi se ricorro ad un eufemismo, tutte quelle deco con plateau gigantesco.
    Baci

  2. Cavallo che vince non si cambia: anche Louby, Jimmy, Sergio e Casadei ripropongono a ogni stagione gli stessi modelli in tutte le varianti possibili. Ma un conto è riproporre modelli che non passeranno mai di moda (Blade, So Kate, Lance, Chi Chi) perché ultra classici, un conto è riproporre anno dopo anno modelli ormai passati di moda senza oltretutto manco tentare di accostare qualcosa di innovativo (come fanno gli altri).
    Charlottina è bocciata su tutta la linea, perfino quando tenta di introdurre qualcosa di “nuovo”: Etta, su tutti, è il modello più inguardabile.

    1. Appunto, se il cavallo è vincente non si cambia ma Charlotte non appare più sui red carpet e nelle riviste di moda da un bel po’, il suo cavallo è un po’ zoppicante temo, e quei plateau non lo aiutano di certo! Sono sincera, mi ricordo di lei perché ogni tanto appare nel blog di Alix con cui collabora da un po’, God bless fashion bloggers!

  3. Io l’ho sempre trovata priva di gusto ed eleganza, lontanissima da ciò che apprezzo, ma ora l’unico vero problema è davvero la NOIA!
    Sono tutte proposte orribili, non ne indosserei manco una. Beh, forse le sneakers. Almeno non hanno quel tremendo plateau!

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