Casadei ha creato delle decolletè vegane in esclusiva per Anne Hathaway

Essere vegetariana e una shoe addicted è difficile, difficilissimo, ve lo dice una che si sente in colpa ogni volta che acquista un paio di scarpe firmate, realizzate quindi (in parte o in tutto) in pelle. Le alternative in questo momento ci sono, ma sono poche, oltre che poco accattivanti e banali; se fossi una celeb la mia vita sarebbe sicuramente più semplice, ricordate che tempo fa Natalie Portman aveva convinto la maison Dior a creare per lei delle scarpe vegane, le stesse che l’attrice ha indossato nella pubblicità del profumo Miss Dior? Ne hanno parlato tutti,  ma alla fine le decolletè non sono mai state messe in vendita.

E la stessa cosa è accaduta recentemente in casa Casadei: il brand ha realizzato una serie di decolletè vegan  in satin per la splendida Anne Hathaway, che in questi giorni è impegnata nella presentazione del film “The Dark Knight Rises“, nel quale veste il ruolo di Catwoman.

Nella foto qui sotto Anne è sul red carpet di Londra e indossa un abito Gucci Resort 2013 molto particolare, che esalta i lineamenti perfetti del suo viso:

anne hathaway scarpe vegane

Ai piedi, ecco spuntare proprio le decolletè vegane Casadei, realizzate anche in versione gioiello:

anne hathaway scarpe vegane casadei vegan shoes

scarpe vegane casadei per anne hathaway

I modelli sono piuttosto semplici, ma mi piace la punta affilata abbinata ad un tacco per niente eccessivo; il satin poi è una delizia. Anche in questo caso le scarpe sono state realizzate in esclusiva, e non verranno quindi vendute: io rimango fiduciosa, perché so che presto o tardi anche i grandi cederanno e si impegneranno a realizzare mini collezioni vegan dedicate a chi vuole rinunciare alla pelle ma non allo stile. E’ un diritto di tutte le donne, non solo delle star, non trovate?

7 thoughts on “Casadei ha creato delle decolletè vegane in esclusiva per Anne Hathaway

  1. Me lo auguro anche io, non vedo perché non affiancare alle collezioni di punta anche piccole collezioni vegane (a costi più contenuti, visto che non si usa né pelle né altri parti animali), mi chiedo come mai gli stilisti non approfittino di questa fetta di mercato lasciata scoperta, mah…

  2. Queste deco sono carine e senza tempo, gradisco un po’ meno gli strass, però possono andare come forma.

    Credo che un brand molto in vista pensi di svendersi realzzando scarpe che non sono i cuoio (ovvero usando ll’ecopelle senza una adeguata campagna eco alle spalle). Una specie di tabù visto che la loro principale caratteristica è proprio quella di avere i materiali raffinati, come le pelli più ricercate e morbide. Costruire scarpe DAVVERO vegan (ovvero con materiali bio ed ecosostenibili non solo nel contenuto ma anche nella realizzazione) ha un costo elevatissimo: fabbriche nuove e ricerca continua, per dirne una. E questo non è il momento, purtroppo.
    Questo non significa che non potrò mai essere realizzato, solo che il nostro paese (produttore di scarpe n°1) non investe nelle novità. E’ un paese vecchio e schifoso.

    Momo

  3. A mio avviso hanno paura di allontanarsi in parte da quell’artigianalità che ci rende unici al mondo, non per niente tutti i “grandi” vengono da noi a fare le scarpe!
    Ma questo non vuol dire che le scarpe vegan siano di qualità inferiore, ormai è un’idea del tutto superata che confermo personalmente, avendo toccato con mano (e con piede) diversi prodotti 100% vegan. Le scarpe “cinesi” non sono vegan solo perché di ecopelle, anzi; e sopratutto non è quella l’ecopelle che usano brand famosi che producono scarpe vegane, il petrolio non è esattamente glamour, nè “verde”!
    Il problema poi non è solo la pelle, ma anche la colla che viene usata nell’assemblaggio, e tanti altri dettagli nei quasi sono spesso presenti materiali di origine animale.
    Se io fossi a capo di una grande azienda mi butterei in questa esperienza iniziando a produrre pochi articoli, da far provare anche a blogger non solo di moda, ma anche e soprattutto a chi gestisce blog eco bio, per capire se si può migliorare. Senza investimenti non si va da nessuna parte, soprattutto se si ha la possibilità di farlo, come tutti i grandi brand, che la crisi la sentono solo al telegiornale. E sfruttare la svolta etica di un’attrice solo per farsi pubblicità, continuando poi ad usare pellami di pitoni&Co non è una grande strategia di marketing, a mio avviso. Ma sono in poche le “fashioniste” attente a certi argomenti, altrimenti in passerella non si vedrebbero più pellicce, per esempio!

  4. A mio avviso li trovo belli,eleganti essendo di satin,chissà perchè eleganti o non..le indosserei con qualsiasi look..
    Concetta–

  5. Bello il secondo modello, apprezzo la scelta di Casadei anche se ovviamente non è mossa dai principi che dovrebbero esserne alla base! Speriamo arrivino presto dei cambiamenti in tal senso, che però non pregiudichino qualità e stile!

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