Ancora trasparenze per le decolletè Louboutin

Abbiamo già commentato il modello Bis Un Bout di Louboutin, caratterizzato da una tomaia in pvc trasparente, oggi voglio presentarvi una versione più intrigante e traspirante della stessa scarpa, che però si chiama Picks&Co Poutpurri; pagherei qualsiasi cifra per sapere come Monsieur Christian sceglie i nomi per le sue creazioni, deve esserci sotto un subdolo gioco linguistico. Ma torniamo a noi:

louboutin 2012

Queste sì che sono scarpe da sogno! La tomaia non è realizzata in comune pvc ma in pizzo color avorio, leggero e delicato; il laccetto che cinge la caviglia, il bordino della scarpa e il rivestimento del tacco sono in pelle effetto metallizzato, molto sobria, al contrario della punta effetto cap toe, ricoperta di micro cristalli e borchie piatte triangolari alternate a quelle appuntite, tutte dorate. L’hardware punk si fonde alla perfezione con il pizzo che rende piu’ delicata e femminile una scarpa ad alto tasso di seduzione: il nome sarà anche impronunciabile, ma le Picks&Co. Poutpurri sono delle calzature favolose, peccato che il prezzo sfiori i $1500!

14 thoughts on “Ancora trasparenze per le decolletè Louboutin

  1. no ti prego, ma quelle borchie a punta?!!! no no no daiii non potrei mai andare in giro con una cosa del genere ai piedi, a meno che non debba prendere a calci qualcuno…. in quel caso sarebbero perfette! 😛

  2. Un poutpurri lo sono: pelle, vernice, pizzo, cristalli, borchie, manca solo la pelle scamosciata.
    Cmq nulla da dire, sono belle e assurde come al solito e come al solito dal nome impronunciabile e dal prezzo folle. Mi chiedo come facesse Carrie Bradshaw a comprarsele, forse all’epoca del telefilm un paio di Loubies avevano prezzi simili a quelli di Manolo?

    1. Quando ho fatto il tour di Sex and the City a NY è stata la domanda più comune, in realtà non hanno mai voluto rendere “reale” la vita di Carrie e il discorso delle scarpe è il più classico esempio! Lei è una giornalista freelance, all’inizio cura un’unica rubrica ma vive a NY e spende cifre improbabili per abiti e accessori: lo staff ha voluto rendere tutto glamour anche se surreale, per accentuare il concetto di donne indipendenti che non rinunciano a nulla di ciò che porta piacere, dalle scarpe agli uomini 🙂

  3. Queste mi piacciono mooolto di più rispetto alle altre in pvc!
    E poi ci sta il particolare delle borchie che adoro!
    ***

  4. Se non fosse stato per le borchie, le avrei già regalate alla mia Principessa.
    Peccato che Messieur Loubie a volte caschi in scelte di dubbio gusto… Ma se così non fosse, non sarebbe lui

    😉

  5. Le Bis un Bout finiscono dritte dritte nello sgabuzzino degli orrori di Loubie, ma queste sono deliziose *__* Toglierei solo le borchie acuminate, riciclandole in un più discreto tirapugni… :-“

  6. La scarpa in sé è bella, ma il cinturino alla caviglia è superfluo e le borchie sono perlomeno ridondanti, per non dire kitsch. Pur apprezzando lo sforzo, ritengo che questa forzata ricerca del particolare eccentrico a tutti i costi a volta cada un po’ nel patetico. Potrò sembrare veteroclassica e conservatrice, ma secondo me anche una bella scarpa può diventare di dubbio gusto se la si infarcisce di stranezze.

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